Descrizione
Il Sindaco di Sauze d’Oulx Mauro Meneguzzi chiede un riequilibrio sul Fondo di Solidarietà Comunale per i Comuni turistici montani.
SAUZE D’OULX – Per un Fondo di Solidarietà Comunale più equo e rispondente alle effettive necessità del territorio. In questi giorni la Senatrice Paola Ambrogio di Fratelli d’Italia ha posto un quesito al Ministro dell’Interno con interrogazione parlamentare a risposta scritta. Ad ispirare il documento è stato il Sindaco di Sauze d’Oulx Mauro Meneguzzi che sollecita ancora una volta l’attenzione del Governo verso i territori di montagna e, nello specifico, una più calibrata ridistribuzione delle risorse del Fondo di Solidarietà Comunale proprio in tal senso
Il Sindaco Mauro Meneguzzi lamenta infatti l’iniquità della distribuzione delle risorse: “Il Fondo di Solidarietà Comunale, istituito con la Legge di Stabilità 2013, costituisce il fondo per il finanziamento dei comuni, anche con finalità di perequazione. La sua dotazione annuale è definita per legge ed è in parte alimentata con una quota del gettito dell'imposta municipale propria (IMU), di spettanza dei Comuni stessi. L'applicazione di criteri di riparto di tipo perequativo nella distribuzione delle risorse, basati sulla differenza tra capacità fiscali e fabbisogni standard, è iniziata nel 2015 con l'assegnazione di quote via via crescenti del Fondo. La metodologia per la determinazione dei fabbisogni costituisce una operazione tecnicamente complessa, la cui implementazione è assegnata dalla legge alla Sose s.p.a. - Soluzioni per il Sistema Economico”.
Ed ecco la richiesta che Mauro Meneguzzi fa a nome dei Comuni turistici delle Regioni a statuto ordinario: “I fabbisogni standard, calcolati sulla base dei residenti, non trovano adeguata simmetria con la necessità, in capo ai Comuni turistici delle Regioni a Statuto Ordinario, di garantire la corretta applicazione delle funzioni fondamentali nelle stagionalità di picco, con presenze effettive superiori di decine e decine di volte rispetto alla popolazione abituale. In molti casi, con particolare evidenza nelle realtà montane, la percentuale trattenuta rispetto gettito IMU ad aliquota base (tra fondo incapienza e quota IMU FSC) oscilla tra il 60 e il 70%, con picchi all’80% e oltre. Constatato che nella vicina Francia, per riequilibrare la stortura descritta, i fabbisogni standard sono invece calcolati sulla popolazione “equivalente”, una sorta di livello turistico medio che descrive, in modo più aderente alla realtà, lo stato dell’arte delle presenze effettivamente da gestire da parte dei comuni turistici, vorremmo sapere se non si ritenga auspicabile un intervento volto a definire, nei Comuni turistici delle Regioni a Statuto Ordinario - con particolare attenzione alle realtà montane - una quota di fabbisogni standard maggiormente aderente e rispondente alle necessità di erogazione servizi nei confronti della popolazione realmente presente, spesso ben superiore a quella abitualmente residente. Se, quindi, non si ritenga necessaria una ricalibrazione del Fondo di Solidarietà Comunale che garantisca più fondi a tali realtà, responsabilizzando contestualmente le Amministrazioni meno virtuose nell’ottimizzazione quali-quantitativa dei servizi standard richiesti”.
SAUZE D’OULX – Per un Fondo di Solidarietà Comunale più equo e rispondente alle effettive necessità del territorio. In questi giorni la Senatrice Paola Ambrogio di Fratelli d’Italia ha posto un quesito al Ministro dell’Interno con interrogazione parlamentare a risposta scritta. Ad ispirare il documento è stato il Sindaco di Sauze d’Oulx Mauro Meneguzzi che sollecita ancora una volta l’attenzione del Governo verso i territori di montagna e, nello specifico, una più calibrata ridistribuzione delle risorse del Fondo di Solidarietà Comunale proprio in tal senso
Il Sindaco Mauro Meneguzzi lamenta infatti l’iniquità della distribuzione delle risorse: “Il Fondo di Solidarietà Comunale, istituito con la Legge di Stabilità 2013, costituisce il fondo per il finanziamento dei comuni, anche con finalità di perequazione. La sua dotazione annuale è definita per legge ed è in parte alimentata con una quota del gettito dell'imposta municipale propria (IMU), di spettanza dei Comuni stessi. L'applicazione di criteri di riparto di tipo perequativo nella distribuzione delle risorse, basati sulla differenza tra capacità fiscali e fabbisogni standard, è iniziata nel 2015 con l'assegnazione di quote via via crescenti del Fondo. La metodologia per la determinazione dei fabbisogni costituisce una operazione tecnicamente complessa, la cui implementazione è assegnata dalla legge alla Sose s.p.a. - Soluzioni per il Sistema Economico”.
Ed ecco la richiesta che Mauro Meneguzzi fa a nome dei Comuni turistici delle Regioni a statuto ordinario: “I fabbisogni standard, calcolati sulla base dei residenti, non trovano adeguata simmetria con la necessità, in capo ai Comuni turistici delle Regioni a Statuto Ordinario, di garantire la corretta applicazione delle funzioni fondamentali nelle stagionalità di picco, con presenze effettive superiori di decine e decine di volte rispetto alla popolazione abituale. In molti casi, con particolare evidenza nelle realtà montane, la percentuale trattenuta rispetto gettito IMU ad aliquota base (tra fondo incapienza e quota IMU FSC) oscilla tra il 60 e il 70%, con picchi all’80% e oltre. Constatato che nella vicina Francia, per riequilibrare la stortura descritta, i fabbisogni standard sono invece calcolati sulla popolazione “equivalente”, una sorta di livello turistico medio che descrive, in modo più aderente alla realtà, lo stato dell’arte delle presenze effettivamente da gestire da parte dei comuni turistici, vorremmo sapere se non si ritenga auspicabile un intervento volto a definire, nei Comuni turistici delle Regioni a Statuto Ordinario - con particolare attenzione alle realtà montane - una quota di fabbisogni standard maggiormente aderente e rispondente alle necessità di erogazione servizi nei confronti della popolazione realmente presente, spesso ben superiore a quella abitualmente residente. Se, quindi, non si ritenga necessaria una ricalibrazione del Fondo di Solidarietà Comunale che garantisca più fondi a tali realtà, responsabilizzando contestualmente le Amministrazioni meno virtuose nell’ottimizzazione quali-quantitativa dei servizi standard richiesti”.
Anlagen
Dokumente
A cura di
Letzte Änderung: 03.03.2023 10:14:34